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L'amministratore delegato di Alitalia, Andrea Ragnetti, ha rasseganto le sue dimissioni dalle cariche ricoperte nell'azienda, ricoprendo la nuova carica il presidente Roberto Colaninno. La compagnia aerea da lo scorso anno ha avuto una perdita operativa di 119,1 milioni di euro, rispetto al rosso di 6 milioni del 2011, mentre l'anno 2012, invece, ha chiuso con ricavi per 3,59 miliardi di euro, un aumento del 3% rispetto al risultato dell'esercizio precedente. Insomma un risultato finale quello di Alitalia negativo per 280 milioni di euro, in forte aumento rispetto alla perdita di 69 milioni dell'esercizio precedente. Un periodo buio, per la multinazionale, che ha chiuso lo stesso 2012 con un'indebitamento pari a 1,03 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 854 milioni di apertura annua, potendo chiudere a dicembre con una liquidita' per 75 milioni di euro. Ma la notizia piu' concrua, pertinente alla compagnia e che gli azionisti di Alitalia hanno dato il via libera al prestito finanziario, sottoscritto dai soci per un'ammontare di circa 95 milioni di euro, anche se l'obiettivo dei management e' quello di arrivare ad una cifra compresa tra i 120 e i 130 milioni di euro. Il prestito sara' sottoforma di un bond convertibile con cedola annuale dell'8% e scadenza nel 2015 e che dovra' coprire le necessita' operative prima del lancio di un'aumento di capitale, visto tra l'altro il ribasso del 25% della compagnia che e' stato portato da 279 milioni a 209 milioni di euro, insomma l'intera Alitalia sarebbe valutata poco piu' di 800 milioni di euro, potendo rilevare con solo la meta', bensi' 400 milioni, il controllo della compagnia aerea italiana.
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