Il legale dell'ex-Premiere, Piero Longo, sembra abbastanza convinto di quello che dice, infatti dice ancora, che la grazia possa essere estesa anche alle pene accessorie, dipente piu' che altro dalla decisione del Presidente della Repubblica, bisognera' vedere che tipo di clemenza, verrebbe eventualmente concessa.
Insomma un personaggio, il cavaliere, che in ogni caso non uscira' di scena, farsi da parte significa non essere piu' un punto di riferimento e secondo l'Avvocato Longo, questo non puo' accadere.
L'eventuale grazia comunque, che potrebbe concedere Napolitano, non c'entra nulla ai fini dell'incandidabilita', perche' la grazia interverrebbe sull'esecuzione della pena principale e non sugli effetti della condanna. Ad affermarlo infatti e' proprio il presidente della Giunta per le Immunita' Dario Stefano, commentando la possibile richiesta di grazia da parte del cavaliere.
Anche Napolitano si e' limitato a chiarire, anche in fatto di Grazia, quale sia la procedura, ma non aprono nessun nuovo scenario, se non quello di chiarire quale sia la legge, rispetto al tema appunto, dell'incandidabilita'.
Infine conclude Dario Stefano, alla luce di quanto previsto dalla legge Severino, e' un effetto della condanna e come tale resta a prescindere dal fatto che poi la condanna la sconti in carcere, agli arresti domiciliari o all'affidamento in prova ai servizi sociali.
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