venerdì 2 agosto 2013

BERLUSCONI, CONDANNATO DALLA CASSAZIONE, MA IL SUO FUTURO POLITICO PER ORA E' SALVO.

E' stata confermata la sentenza di condanna per Silvio Berlusconi, dove la corte di Cassazione si e' pronunciata, confermando 4 anni da due diversi gradi di giudizio, annulandola limitatamente al ricalcolo della pena accessoria: i 5 anni di interdizione dai pubblici uffici che avrebbero significato la fine della carriera politica del leader Pdl.

Una frode fiscale di 7,3 milioni di euro, per cui il Cavaliere e' stato condannato.

Un verdetto, comunque che se da un lato non sconfessa la precedenti sentenze dei giudici Milanesi, dall'altro scongiura  il rischio di immediate ripercussioni devastanti che un eventuale provvedimento interdittivo immediatamente esecutivo, avrebbe potuto provocare sullo scenario politico nazionale.
Insomma l'Ex-Premiere, per ora, resta ancora Senatore, pero' da alcune fonti parlamentari, gia' il suo titolo, appunto di senatore, potrebbe decadere dalla prossima settimana.

Due saranno le scelte per la condanna di Berlusconi: i domiciliari o l'affidamento in prova.

Gli arresti domiciliari arriverebbero solo in caso di rifiuto, da parte di Berlusconi, dell'istanza affidamento che a sua volta dovrebbe essere vagliata e valutata dal Tribunale di Sorveglianza a cui spetta appunto il via libera.
I Giudici inoltre  potrebbero decidere per il Cavaliere un obbligo di permanenza "in un luogo designato", che sia la Lombardia o la provincia di Milano e la sua Villa di Arcore restera' permanente dimora per il ritiro serale durante i domiciliari.
Niente piu' spostamenti quindi nelle abitazioni romane e sarde, insieme ai viaggi esotici.
Infine per quando riguarda la tempistica: il processo d'appello bis , necessario per determinare la pena accessoria, prendera' il via non prima di ottobre mentre la prescrizione scattera' su tutti i capi di imputazione a meta' 2014.

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